La tristezza mi ha preso - perché? Neppure la musica oggi mi consola - è già notte tarda, e non ho voglia di dormire; non so cosa mi manca - e ho già più di vent’anni.
Fryderyk Chopin nacque il 22 Febbraio 1810, in un piccolo centro nei pressi di Varsavia, Zelazowa Wola. A poco più di vent’anni lasciò la Polonia per Vienna, prima tappa di un inquieto peregrinare per l’Europa. Il 17 Ottobre 1849 morì a Parigi a soli 39 anni.
Chopin, il poeta del pianoforte come viene definito, è stato sicuramente uno degli artisti più affascinanti dell’ottocento e un grande rappresentante del romanticismo ottocentesco. L’inquietudine che lo accompagna per tutta la sua vita, la continua ricerca di qualche cosa che manca (...non so cosa mi manca - e ho già più di vent’anni...) traspare in modo chiaro e struggente nella sua musica e nei suoi scritti.
Chopin riesce a trasmettere in modo chiaro attraverso le note le sue sensazioni, il suo dramma di fronte alla vita. L’ispirazione per una nuova composizione gli derivava sempre da qualcosa che gli accadeva. Si narra che nel 1935 al momento di separasi da Maria Wodzinska, ch’egli amava, la giovane prendesse una rosa e la porgesse a Chopin. Commosso, ispirato, egli si mise al pianoforte ed improvvisò un Valzer (opera 69 numero 1) che dedicò'' alla sua amata. La wodzinska soleva chiamare questo pezzo “il Valzer dell’addio”.
Attraverso le lettere che Copin scrive da Parigi, Vienna, Londra ai suoi amici, ai familiari, alle amanti, abbiamo il ritratto di un uomo malinconico, segnato da un virile pessimismo, ma capace anche di un ironia corrosiva. Il racconto spesso semplice dei piccoli fatti quotidiani che caratterizza la vita quotidiana dell’artista, riesce a far emergere una umanità semplice e affascinante, che completa ciò che traspare dalle sue opere musicali. I suoi scritti non sono, quindi, un commento alle sue opere, ma il racconto della sua vita, con le sue delusioni d’amore, i suoi successi e insuccessi professionali, la preoccupazione per la malattia e la guerra. Inoltre riesce a disegnare un divertente e prezioso affresco della società europea della prima metà dell’800.
Ciò che si propone è dunque un percorso fatto da musica e parola che vuole far emergere tutta l’umanità di questo grande uomo, prima cha artista. Una selezione delle sue opere eseguita dal vivo verrà integrata con la lettura di alcune lettere e passi del suo diario.
necessità tecniche
- Pianoforte a coda