Obiettivi e Motivazioni
- Approfondire attraverso le parole e le immagini di Omero il valore e il senso dell’epica e della mitologia.
- Sviluppare il confronto personale dei ragazzi con il mondo omerico attraverso il mezzo del gioco e dell’immedesimazione teatrale.
- Introdurre i ragazzi alla comprensione del valore universale dei classici.
struttura del corso
Il laboratorio prevede una lettura drammatizzata iniziale, a cui possono partecipare tutte le classi coinvolte nel progetto.
Dopo questo primo incontro si prevedono 4 lezioni da 2 ore ciascuna per ogni classe, in cui gli alunni approfondiranno insieme all’attore un canto specifico, attraverso giochi ed esercizi teatrali.
Il laboratorio si conclude con una lezione finale in cui ogni classe restituisce ai compagni il lavoro svolto.
È possibile prevedere anche un incontro al di fuori dell’orario scolastico in cui si presenta il lavoro ad un pubblico esterno (genitori o altre scuole).
la guerra
- La descrizione poetica della battaglia: scoperta dei suoni, delle immagini, esperienza di tutti i sensi della percezione attraverso le metafore omeriche.
- La crudeltà e la violenza della guerra: scoperta dell’irrazionalità e della necessità della guerra epica attraverso l’innocenza dei bambini.
- La guerra come metafora della vita nella sua drammaticità: l’attualità e l’esperienza quotidiana della lotta.
- L’eroe: gloria, bellezza e immortalità degli eroi omerici tra umano e divino. Che cosa rende l’eroe simile a un dio?
- Il valore del corpo del guerriero: la ritualità e la cura del corpo morto, difeso e preservato per mantenere l’onore e la gloria; straziato e deturpato per distruggerne ogni possibilità d’eternità.
il dolore
- Il senso destino, del fato greco nella vita di tutti gli uomini.
- Come affrontare la guerra, la morte, l’abbandono dei cari o la loro difesa.
- I lamenti o i grandi pianti del poema come testimonianze dell’amore che sostiene l’eroe.
Per cosa egli si muove, chi o cosa deve difendere? Ricerca dei rapporti che definiscono l’animo dei protagonisti: Ettore e i suoi compagni, Andromaca, Primo e Ecuba; Achille e Patroclo, la madre Teti e le Nereidi, l’amore per sé stesso.
gli dei
- Il rapporto tra l’azione umana e la presenza divina: le invocazioni, i giuramenti degli uomini e la dimenticanza o la benevolenza degli dei.
- La commedia degli dei: immedesimazione nell’universo divino a volte così vicino a quello dei bambini. Gli dei si arrabbiano, giocano, difendono una parte o l’altra a loro capriccio, sono irresponsabili e distratti, impotenti anch’essi di fronte alla forza della Moira.
- Lo sguardo epico: attraverso la figura di Zeus, che come il poeta guarda e descrive le vicende dall’alto, si esprime la natura della divinità e la concezione greca dell’immortalità, nelle gesta e nelle parole.
Target
- Medie inferiori
- Medie superiori